OLIVIA ERLANGER

Olivia Erlanger costruisce universi alternativi e nuove realtà, dando forma a mondi sospesi tra immaginazione e percezione. Uno degli elementi ricorrenti nella sua ricerca è l’occhio: simbolo di visione, consapevolezza e sorveglianza, ma anche portale verso dimensioni non ordinarie. In molte delle sue opere, l’occhio diventa dispositivo attraverso cui sovvertire la realtà e trasformarla in una “non-realtà”, un territorio fluido in cui i confini tra il visibile e l’invisibile si fanno labili.

Olivia Erlanger, installation view at Palazzo Schinchinelli Martini, Cremona Contemporanea | Art Week 2025, ph. Rossetti/Chico

Proprio l’occhio è protagonista della scultura realizzata nel 2024 con il sostegno di Fondazione Henraux, in occasione della vittoria del Premio Internazionale dedicato a giovani artiste. L’opera, scolpita in marmo di Carrara, è stata pensata per entrare in risonanza con l’ingresso di Palazzo Schinchinelli Martini, luogo di grande suggestione architettonica, in cui la scultura si inserisce con perfetta aderenza estetica e concettuale. Il contesto storico dell’edificio entra così in dialogo con l’immaginario contemporaneo e visionario di Erlanger, generando una tensione poetica tra passato e futuro.

La sua indagine artistica si muove fluidamente tra diversi media – dalla scultura al video, fino all’installazione – mantenendo sempre viva una spinta narrativa che richiama universi fantascientifici e onirici. I suoi lavori evocano atmosfere sospese, scenari in cui l’osservatore è invitato a interrogarsi sul significato del reale, su ciò che si cela dietro la superficie delle cose. Erlanger esplora così la possibilità di mondi altri, filtrati attraverso uno sguardo profondamente simbolico e radicalmente contemporaneo.